Lascia andare per far arrivare

Concludere qualcosa che ci ha fatto stare bene può essere doloroso. 

Se siamo stati felici in quel luogo, con quella persona, in quella situazione, vorremmo che continuasse per mantenere stabile quello stato di felicità.

È umano.

Ma non è sano.

Perché la vita non si realizza nel tentativo di mantenere tutto stabile e immobile, ma nel vivere il cambiamento.

Siamo davvero nella vita quando impariamo a lasciar andare ciò che si sta concludendo e creiamo lo spazio per accogliere ciò che può arrivare.

 

Questo non significa terminare ogni situazione difficile o ogni relazione che attraversa una crisi, per stare sempre bene. Assolutamente no!

Questo significa imparare a RICONOSCERE cosa chiede di essere lasciato andare e vivere quella fine con tutte le emozioni che comporta. Tristezza, disorientamento, paura, rabbia, frustrazione, dolore, malinconia.

 

Come faccio a riconoscere quando qualcosa si sta concludendo?

In alcuni casi è evidente perché non dipende da me: un corso, un viaggio, una gita, ma anche un lutto.

In altre situazioni invece sì, dipende da me, ed è per questo che è importante imparare a sentire quello che ci accade dentro. Solo attraverso un ascolto profondo e una relazione autentica con le mie emozioni e sensazioni (il più possibile priva di condizionamenti, false credenze o limiti auto-imposti) saprò riconoscere quando la vita mi sta conducendo su nuovi cammini e mi chiede di lasciar andare ciò che non mi appartiene più.

 

È doloroso? 

Sovente lo è.

Si può superare quel dolore? 

Nella maggior parte dei casi si. In altri si può imparare a conviverci.

È necessario lasciar andare?

Assolutamente si. Altrimenti la nostra energia rimane bloccata in quella situazione, che sia lavorativa, relazionale, personale.

 

Come imparo a lasciar andare?

Se ti stai accorgendo che per te è difficile lasciar andare e ti sembra impossibile impararlo, sappi che questo è un limite imposto dalla mente.

Tutti possiamo imparare e allenarci costantemente (perché la vita ci mette davanti continue occasioni per farlo).

Incomincia a osservare la ciclicità degli eventi della tua vita, a vedere che ogni cosa che se ne va lascia spazio a qualcos’altro.

La natura dell’essere umano è di cambiare ed evolvere nel corso dell’esistenza. 

Se non avessi lasciato andare la Me neonata, non sarei diventata la Me bambina. E se non avessi lasciato andare là Me bambina, non avrei fatto spazio per quella adolescente. E se non avessi permesso alla Me adolescente di svanire, non sarei potuta diventare la Me adulta che oggi sono. E così via.

Questo può creare dolore per gli aspetti piacevoli che svaniscono, o talvolta sollievo per quelli dolorosi che ci lasciano finalmente in pace. 

 

Ho seguito una donna che aveva perso un figlio di tre anni. Uno dei dolori più atroci che si possano provare, credo.

È stato un percorso lungo e doloroso, ma alla fine quella donna è riuscita a lasciar andare quella parte di sé che viveva unicamente nel dolore (non il ricordo meraviglioso del suo bambino!) e così ha creato spazio per essere una madre amorevole per il figlio maggiore. E per divenire madre di un’altra meravigliosa bambina.

Non ha dimenticato il suo bambino, né gli anni in ospedale con lui o i momenti felici. Ha lasciato andare le sensazioni di impotenza e travolgimento perché le ha attraversate e col tempo ha liberato energia per provare ancora amore e fiducia.

 

Questa è la vita. Noi possiamo solo scegliere di seguirla o di opporci. 

Per imparare a farlo, dobbiamo sentirci parte del suo fluire e della sua ciclicità.

Come?

  1. Imparare dal passato

  2. Vivere il momento presente

  3. Coltivare fiducia nel il futuro

 

1. Imparare dal passato

Possiamo vedere il passato come un laboratorio, in cui abbiamo fatto esperienza, con gli strumenti che in quel momento avevamo a disposizione.

Anche la scienza va avanti e cambia, ma se non ci fossero stati i primi esperimenti, magari più rudimentali, non si sarebbe arrivati a scoperte più sofisticate. Ho reso l’idea? Quindi non colpevolizzarti se senti di non essere stato in grado o capace. Impara da lì. Usa quel laboratorio e quell’esperimento per imparare qualcosa che porterai con te nel futuro.

Ti sembra banale? Beh, molto spesso, le recriminazioni e i sensi di colpa per il passato si creano proprio così e poi ce li portiamo dietro e bloccano il nostro agire futuro.

 

2. Vivere il momento presente

Respira, respira, e respira!

Il respiro ci toglie dal rimuginare della mente e ci connette al corpo, che è il terreno in cui la nostra esperienza si realizza. Quando siamo connessi con le sensazioni del nostro corpo, siamo nel presente. 

Quando ci accorgiamo di cosa accade dentro di noi, siamo nel qui e ora della nostra esperienza e siamo guidati dalla nostra saggezza interiore.

Ogni volta che butti fuori l’aria, impari a lasciar andare. Se non espiro correttamente, non faccio spazi lo alla nuova aria che vuole entrare e l’inspirazione sarà corta, con il risultato che nel giro di pochi secondi tutto il mio organismo andrà in affanno. E questo significa corto circuito della capacità di pensare, tensioni muscolari, problemi digestivi, e altri sintomi fisici, emotivi e mentali di vario genere. Tutti alimentati o creati dalla mancanza di respirazione profonda! Ti sembra surreale?

Puoi trovare online migliaia studi che lo dimostrano e lo spiegano approfonditamente. Quindi imparare a  respirare profondamente è un passo fondamentale per imparare a lasciar andare ciò che non ci appartiene più.

 

3. Coltivare fiducia nel futuro

Ogni giorno, col nostro atteggiamento, con quello che pensiamo, facciamo, mangiamo, diciamo… creiamo le basi per come saremo in futuro. Quindi non siamo solo alla mercé della vita e dei suoi piani, ma abbiamo un ruolo fondamentale e una grande responsabilità in questo. Cosa coltiviamo ogni giorno? Coltivo fiducia o delusione?  

Un modo efficace per coltivare fiducia è dedicare qualche minuto al giorno a osservare quanto di bello ci sia attorno a me con un atteggiamento curioso e meravigliato (se stai pensando che non ci sia nulla di bello nella tua vita, inizia a guardare il sole sorgere al mattino, le stelle la notte, una pianta crescere, l’atteggiamento gentile di qualcuno, i monumenti progettati e costruiti con maestria dall’uomo, l’acqua di un fiume che scorre, la forma delle nuvole nel cielo, i cibi gustosi che possiamo mangiare, i profumi dei fiori… vuoi che continui?). Gradualmente si dischiuderanno nuovi panorami e un nuovo modo di guardare! È un po’ come essere miopi da anni e finalmente avere a disposizione un paio di occhiali nuovi. Le cose intorno restano le stesse, ma finalmente le puoi mettere a fuoco!

 

Incomincia da oggi con questi tre punti e magari la sera prova a chiederti cosa vuoi lasciar andare della giornata appena trascorsa. 

Molto probabilmente nel giro di qualche settimana ti sentirai più legger*!

 

Se decidi di provare ma ti accorgi di non riuscire a portare alcun cambiamento significativo, potrebbero esserci blocchi più profondi che necessitano di essere sciolti all’interno di una relazione d’aiuto.

Non preoccuparti, è una cosa comune e non significa che ci sia qualcosa di sbagliato in te. Se vuoi puoi scrivermi e capiremo insieme quale tipo di percorso è più indicato per te. 

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Tradire o tradirsi